Lord Lothian and the Creation of the Atlantic Policy (1882-1940)
Scritto da: Andrea Bosco |
Codice ISBN: 978-1-872210-92-6 - Pagine: 320 - Copertina: brossura |
Prezzo: 25 € |
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Philip Kerr, Lord Lothian (1882-1940), sta oggi conoscendo un rinnovato interesse da parte degli storici e dei politologi. Il motivo principale di ciò è legato al fatto che egli diede avvio alla sua carriera politica come un imperialista milneriano, per diventare il maggiore esponente del pensiero federalista nell'età tra le due guerre. In effetti il pensiero e l'azione politica di Lothian sono un espressione di quel processo storico che trasformò il sistema internazionale degli stati da europeo in mondiale. Lothian fu uno dei primi britannici che compresero chiaramente la direzione di quel processo non appena esso si manifestò, nel corso della Prima guerra mondiale, e che cercò successivamente di promuovere una soluzione avanzata della crisi europea. Dopo aver preso parte attiva al processo dell'unificazione del Sudafrica all'inizio del Novecento, e cercato invano di trasformare l'impero britannico in una federazione quale esponente di spicco del Round Table Movement, Lothian, quale segretario privato di Lloyd George nel corso della Prima guerra mondiale e della Conferenza della pace del 1919, fu uno degli architetti del Trattato di Versailles. Successivamente si occupò di indirizzare il processo di indipendenza indiano verso la creazione di una federazione, prese parte alla fondazione di Federal Union, il primo movimento federalista organizzato su base popolare e infine, alla vigilia della Seconda guerra mondiale si recò a Washington quale ambasciatore britannico, svolgendo un ruolo fondamentale per favorire l'ingresso nel conflitto degl Stati Uniti.
Patriota, impegnato allo spasimo nel servizio del suo Paese in momenti cruciali della storia contemporanea, Lothian non avrebbe però a questo solo titolo attirato l'attenzione di studiosi non britannici. In realtà, come questo volume dimostra, Lothian fu autentico costruttore di pace, tenace assertore di disegni federalistici per il superamento delle divisioni tra gli europei e tra l'una e l'altra sponda dell'Atlantico, in una prospettiva tendenzialmente planetaria. Figura di straordinaria attualità, uno dei padri fondatori di quel federalismo "concreto" che Einaudi e Spinelli predilessero, Lothian visse da protagonista, anche se per lo più lontano dalle luci della ribalta, i più difficili, decisivi quarant'anni della storia del mondo, dal conflitto anglo-boero alla Seconda guerra mondiale. Ripercorrere la sua biografia è in realtà un modo affascinante e nuovo di rivisitare e rileggere in controluce quella storia.
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