European Integration, the Green Pool and the Origins of the Common Agricultural Policy

La Politica Agricola Comune, un tempo considerata un traguardo ambizioso nel processo di integrazione europea, è oggi apertamente messa in discussione. La sua politica delle derrate alimentari a sovrapprezzo, che produce una quantità enorme di surplus alimentare, si è dimostata insostenibile non solo all'interno degli Stati membri dell'Unione, ma ha avuto anche effetti dannosi in altri settori delle relazioni economiche internazionali. Tuttavia gli operatori politici sembrano impotenti di fronte alla richiesta di prezzi sempre più alti, avanzate da gruppi di pressione molto ben organizzati. Basato su fonti archivistiche recentemente rilasciate al pubblico, questo volume esamina le origini di questa politica nei primi anni Cinquanta e l'impatto delle prime iniziative mosse dalla Francia e dall'Olanda. Attraverso una serie di studi empirici che riguardano, oltre ai sei Paesi membri della Comunità Europea, anche la Danimarca, l'Irlanda, la Norvegia, la Spagna, la Svezia e il Regno Unito, questo volume identifica le radici dell'influsso e del potere esercitato dai gruppi di pressione agricoli nazionali. Quindi il volume avanza la tesi per cui il fallimento di questo tentativo comunitario di gestire il settore agricolo, ebbe un rapporto diretto con i negoziati sull'agricoltura, all'interno di quelli più generali che condussero ai Trattati di Roma.