The Foreign Office and Federalism
A Collection of Memoranda and Minutes by the Foreign Office on Federalism, 1938-1943
Scritto da: Andrea Bosco |
Codice ISBN: 1-872210-54-6 - Pagine: 450 - Copertina: rigida |
Prezzo: 89 € |
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Nella primavera del 1940 il Foreign Office prese in considerazione un "Atto di perpetua associazione ta il Regno Unito e la Francia", insediando un Comitato interministeriale ad hoc, presieduto da Lord Hankey. Quindi, nel corso del pomeriggio del 16 giugno, Churchill pose al governo francese riunito a Bordeaux l'offerta di "unione indissolubile". Quando una scettico Churchill presentò al governo britannico il documento su cui si basava l'offerta, redatto da Jean Monnet, Sir Arthur Salter e Robert Vansittart, fu sorpreso dall'entusiasitco sostegno che ricevette dai suoi colleghi. Il Consiglio dei Ministri adottò il documento e de Gaulle, allora sottosegretario alla guerra, comunicò telefonicamente a Reynaud, primo mnistro francese, il testo dell'offerta britannica, che prevedeva "organi comuni di difesa, di politica estera, finanziaria ed economica". Questo volume raccoglie i documenti del Foreign Office sulle origini di questo progetto e più in generale sul princìpio federalista applicato alla situazione dell'Europa postbellica. Questi documenti offrono allo storico di relazioni internazionali gli strumenti per comprendere le ragioni per cui il Foreign Office dedicò al federalismo una così seria attenzione, allo scopo di delineare una nuova base delle relazioni tra la Gran Bretagna con la Francia e con l'rdine mondiale del dopoguerra.
In seguito alla caduta della Francia nel giugno del '40, scomparvero anche le speranze per l'unione anglo-francese nel dopoguerra. Invece di guardare oltre Manica, i britannici si volsero oltre Atlantico e cercarono una 'relazione speciale' con gli Stati Uniti, e con i popoli di lingua e cultura anglosassone. L'estate del '40 fu certamente di fondamentale importanza per il successivo atteggiamento britannico nei confronti dell'integrazione europea. Se fino a giugno il fine prioritario della politica estera britannica era posto in una sempre più stretta relazione con la Francia, nel corso dell'estate i britannici furono costretti a fare affidamento alla 'parentela' oltre Atlantico.
Anche per la formazione della politica atlantica, il Foreign Office dedicò al federalismo un forte interesse. Il volume offre allo storico una visione d'insieme di correnti di pensiero e giudizi che si formarono e riformarono all'interno del Forign Office negli anni che portarono alla creazione della 'relazione speciale' anglo-americana. Dai documenti qui raccolti emerge chiaramente come il federalismo venga ad offrire alla politica della carta atlantica la sua necessaria base teorica.
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