Partito Democratico. Che fare?
Considerazioni sull'identità, l'organizzazione e la militanza del nuovo soggetto politico
Scritto da: Andrea Bosco |
Codice ISBN: 978-1-872210-63-6 - Pagine: 250 - Copertina: brossura |
Prezzo: 12 € |
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"La linea di divisione tra partiti progressisti e partiti reazionari cade ormai non
lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore
socialismo da istituire, ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa quelli
che concepiscono come fine essenziale della lotta quello antico (...) e quelli che
vedranno come compito centrale la creazione di un solido Stato internazionale"
(Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, Il Manifesto di Ventotene).
Muovendo dalla fondamentale intuizione di Spinelli e Rosi del 1943 questo volume
si propone di definire il quadro ideale di riferimento del nascente Partito
Democratico, la sua struttura organizzativa e i lineamenti di una militanza politica
del tutto nuova, in grado di interpretare le novità storiche del nostro tempo e di
modellarle in una forma istituzionale compiuta.
Bosco definisce la fondamentale ragion d’essere del Partito Democratico in relazione
con quella che oggi viene sempre più considerata come la questione centrale del
nostro tempo: l’organizzazione di relazioni pacifiche e costituzionali tra gli Stati
della terra. La ‘missione’ universale del Partito Democratico " nato nella sede storica
dello Stato nazionale e del suo superamento " diverrebbe quella di promuovere
l’integrazione politica del genere umano verso la costruzione, secondo i princìpi
della democrazia, di un governo di dimensioni mondiali e, con esso, la promozione
di un nuovo umanesimo, vale a dire di una nuova visione dei rapporti umani,
che superi le divisioni razziali, religiose, politiche, di classe.
Ha senso che un partito di questo tipo nasca in Italia, perché proprio in Italia si è
manifestata più gravemente che altrove la crisi della democrazia, e più acuta che
altrove è stata la percezione della crisi delle ideologie tradizionali. Il Partito
Democratico verrebbe così a costituire il modello di una nuova aggregazione politica,
in grado di superare le divisioni ideologiche tradizionali, che sono il frutto
della cultura europea nel periodo storico della divisione politica dell’Europa in Stati
nazionali e sovrani, e offrire, a una larga base militante, gli strumenti teorici e organizzativi
necessari per saper rendere di nuovo pensabili " e concretamente perseguibili
" i grandi obiettivi rivoluzionari della storia umana.
SOMMARIOPrefazione di Geppino d’Alò. Introduzione.
- Che cos’è la democrazia? Verso una definizione del princìpio democratico. I. I tre aspetti del princìpio democratico; II. La democrazia classica; III. La democrazia rappresentativa; IV. La democrazia di massa; V La democrazia nell’età della globalizzazione.
- La crisi della democrazia e il corso storico. I. La crisi della democrazia; II. Verso una definizione del princìpio federalista; III. Il federalismo nella storia del pensiero politico; IV. Il federalismo come forma di lotta politica.
- La fondazione del Partito Democratico e le sfide del nostro tempo. I. La situazione mondiale del potere; II. Il processo di integrazione europea; III. La ragion d’essere del Partito Democratico; IV. La forma organizzativa del Partito Democratico; V. La militanza nel Partito Democratico.
- Che fare? I. Che fare per la federazione europea?; II. Che fare per il governo democratico del mondo?; III. Che fare per lo sviluppo?; IV. Che fare per il lavoro?; V. Che fare per la qualità della vita? Indice dei nomi.
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